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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

Documentario: The Last Man on the Moon

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Diretto da Mark Craig e prodotto da Mark Stewart, il documentario  The Last Man on the Moon    racconta la storia di Eugene "Gene" Cernan , l'ultimo uomo ad aver calcato il suolo lunare durante la missione Apollo 17. Il comandante era affiancato dal geologo Harrison Schmitt, mentre il pilota del modulo di comando era Ronald Evans. Gene Cernan Il cast oltre che dal protagonista Cernan , è composto da astronauti come: Alan Bean (Apollo 12 Lmp); Dick Gordon (Apollo 12 Cmp); Jim Lovell (Apollo 13 Cdr); Charlie Duke (Apollo 16 Lmp) e Chris Karaft e Gene Kranz direttori di volo. Durante le riprese (2012) mi trovavo presso il Kennedy Space Center c on alcuni amici (fra cui Paolo Attivissimo) all' Astronaut Schoolarship Foundation , durante un evento benefico organizzato per raccogliere fondi.  La troupe di Craig, seguiva passo passo Cernan e casualmente mentre riprendevano, io e Paolo stavamo parlando con lui.  Durante la fase di montaggio del documentario

Ennesima bufala sul Programma Apollo

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Ogni tanto ritornano alla carica. Generalmente leggo, sorrido e vado oltre perché non ho tempo per repliche o sbufalate, ma stanno oltrepassando il limite. Parlandone con Paolo Attivissimo, il noto Disinformatico, questa volta credo sia  doveroso intervenire per fare ordine. Il Programma Apollo non smette mai di sorprenderci. Purtroppo spesso sorprende i giornalisti meno accorti che riprendono e traducono articoli internazionali senza appurarne le fonti, senza interpellare i protagonisti, ma cercando solamente di fare colpo sui lettori meno avveduti o alimentando i pochi complottisti rimasti dopo il duro colpo ricevuto dalle fotografie inviate dalla sonda LROC. E' dalla pubblicazione di quelle splendide immagini che non rispondo più alle continue provocazioni. L'amico Attivissimo, lo ha fatto addirittura scrivendo un libro: " Luna, Sì, ci siamo andati! "   Nel suo articolo di oggi:  " Suoni segreti captati dagli astronauti lunari? Repubblica, Il Giornale, La

Pillole di Apollo: Le sarte delle tute spaziali

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"Abbiamo scelto di andare sulla Luna in questo decennio e fare le altre cose, non perché sono facili, ma perché sono difficili, per questo obiettivo servirà organizzare il meglio della nostre energie e competenze, perché è una sfida che siamo disposti ad accettare che non siamo disposti a rinviare, e che abbiamo intenzione di vincere" . Presidente John F. Kennedy, 12 settembre 1962, Rice University.  In queste parole è racchiuso tutto lo sforzo degli Stati Uniti per arrivare sulla Luna. Ogni singolo strumento o macchina per arrivarci, andava progettato e costruito. Uno dei componenti fondamentali per sopravvivere alle estreme condizioni dello Spazio era la tuta spaziale. Questo delicato e importante lavoro fu commissionato alla ILC di Dover. Le tute erano delle vere e proprie "astronavi" in miniatura.  Quando pensiamo allo sbarco sulla luna dell' Apollo 11 a che cosa pensiamo? Alla v isione coraggiosa del presidente Kennedy, all'eroismo di   Neil Arm

Pillole di Apollo: Gli "Astro-graffiti" di Apollo 11

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La storia di Apollo 11 continua a riservare sorprese e nuovi dettagli emergono in luoghi inaspettati.  Il lavoro di un curatore non è mai finito e si rivela prezioso in casi come questo: nel corso di un progetto per la produzione di un modello dettaglio in 3D del Modulo di Comando della missione  Apollo 11   "Columbia" i tecnici sono stati in grado di osservare e registrare alcune note scritte a mano in aree del veicolo spaziale, che erano state nascoste alla vista per oltre 46 anni! Le note, alcune figure e un calendario, presumibilmente improvvisato durante la missione, ci raccontano qualcosa circa la vita degli astronauti sulla strada per la Luna e ritorno. Le note potranno essere confrontate con le trascrizioni audio e le registrazioni delle comunicazioni tra Colombia e Houston, per comprendere quando e da chi sono state scritte, fornendo nuove informazioni di uno dei più grandi viaggi del genere umano. Nel corso degli ultimi mesi, i curatori dello Smithsonian, Ai

Edgar Mitchell è deceduto.

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Scusate, scrivo di getto a caldo. È come se avessi perso un parente. Mentre ero in viaggio, arriva un sms… Edgar Mitchell è morto! Penso: "scherzo di cattivo gusto" Poi leggo email e altri messaggi, tutti dicono “ma lo sai che…”  Mitchell con il comandante di  Apollo 14 ,   Alan Shepard   ha esplorato gli altopiani di Fra Mauro. Fu il terzo sbarco sulla Luna da parte  degli  Stati Uniti  (5 febbraio 1971). “Siamo andati sulla luna come tecnici; siamo tornati come umanisti.”  Edgar Mitchell Il dr. Edgar Mitchell, Astronauta,  Apollo 14  LMP e sesto uomo a camminare sulla Luna, è morto giovedi (4 febbraio), il giorno prima l'anniversario della sua atterraggio lunare. Aveva 85 anni. Mitchell è deceduto dopo una breve malattia in un ospedale vicino casa sua a West Palm Beach, in Florida. È con grande tristezza e incredulità che ricevo la notizia della scomparsa di Edgar Mitchell. Mi unisco alla sua famiglia nel dolore di una così grande perdita. I miei p

Il nuovo Modulo Lunare Russo

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Manca ancora un decennio, prima che si possa pensare di tornare sulla Luna con degli uomini, ma   p er la prima volta dalla fine della corsa alla Luna, gli ingegneri russi hanno iniziato a lavorare su un lander lunare in grado di trasportare  gli  astronauti sulla Luna. La macchina a quattro "zampe" sarà in grado di portare almeno due cosmonauti da un'orbita lunare sulla superficie della Luna. È stato sviluppato per  obiettivi strategici della Russia ma anche per una possibile e aggiungerei auspicabile cooperazione internazionale. Magari con l'europa. Raffigurazione grafica del lander  Credit Anatoly Zak La sonda avrà un peso di quasi 20 tonnellate e assomiglierà al famoso Modulo Lunare Eagle, che nel luglio del 1969, la missione Apollo 11 portò Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla Luna. Il nuovo design russo è stato ideato su misura per un più piccolo è più economico razzo Angara-5V, piuttosto che un per un gigantesco razzo come il Saturn V dell'e

Cina: nuove immagini a colori della Luna

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Dopo gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, nel 2013, la Cina è diventato il terzo paese ad avere compiuto un allunaggio con la missione Chang'e 3. (D ea cinese della Luna).  L’Agenzia spaziale cinese, CSNA , ha in programma il lancio della missione Chang’e 4, che dovrebbe atterrare nel Polo Sud, sulla faccia nascosta della Luna. Se riusciranno nell'impresa, sarà il primo lander a raggiungere una zona lunare ancora non esplorata dai rover e da esseri umani. La sonda  Chang'e 3,  trasportava il rover lunare Yutu lungo 1,5 metri e dal peso di 140 kilogrammi (sulla Terra).  La  CSNA , ha equipaggiato il rover e il lander con diversi sensori e videocamere per trasmettere immagini in tempo reale. A distanza di quasi un anno dalla fine della missione, ora è possibile consultare tutto il set di fotografie scattate dal lander e da Yutu. Recentemente, e dopo numerose critiche da parte del mondo scientifico, l'Agenzia cinese, ha reso pubbliche centinaia di fotografie

1 Febbraio 2003: Il disastro della navetta Columbia STS-107

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Columbia STS-107 Dopo il disastro del Challenger (28 gennaio 1986), la NASA prese molte precauzioni, ma nelle imprese spaziali, la sicurezza al 100% non potrà mai essere garantita. Il tragico momento del rientro: la navetta Columbia è distrutta. La missione STS-107 Columbia fu lanciata il 16 gennaio 2003, alle 10:39 EST.                     A bordo c'erano sette membri dell'equipaggio, tra cui il primo astronauta israeliano.  La missione si era svolta senza particolari problemi, fino al momento dell'atterraggio al Kennedy Space Center, che era previsto 1 febbraio dopo una missione di 16 giorni....  L'equipaggio non atterrò mai, mancano solo 16 minuti prima del touchdown. Il Columbia si era disintegrato in quasi 85.000 detriti. Un'indagine di sette mesi, tra cui una ricerca, durata quattro mesi, in tutto il Texas per recuperare i detriti portò al ritrovamento di circa il 38 per cento della navetta  Columbia. Durante